Recupero crediti: cos’è e come funziona

Recupero crediti: cos’è e come funziona

22 Marzo 2019 Commenti disabilitati su Recupero crediti: cos’è e come funziona By amministratore

Avete richiesto un prestito? Con la crisi sono aumentati – ovviamente – il numero di quelli che fanno fatica – o non riescono – a restituire le rate del prestito. In queste situazioni spesso le pratiche utilizzate sono – a dir poco stressanti -: dall’addebito di interessi di mora alla cessione del credito in sofferenza a società di recupero, il debitore finisce per ricevere un’infinita di pressioni.

Telefonate dai toni sempre più duri, ricorso al giudice con tanto di richiesta alla magistratura di decreti ingiuntivi per ottenere il pignoramento di beni del debitore… Il punto di vista del creditore è assolutamente legittimo, ma il girone infernale in cui finisce il debitore moroso spesso serve a poco, perché in questo periodo di grandi difficoltà economiche, la pressione serve solo a farlo stare peggio.

Di questo si sono rese conto la Unirec – ovvero l’Unione nazionale delle imprese a tutela del credito, e l’Adiconsum, la nota associazione di consumatori. Insieme hanno creato l’Ebitec, l’Ente bilaterale nazionale per la tutela del credito, con la finalità di evitare un braccio di ferro tra imprese e consumatori ma piuttosto per trovare soluzioni che possano tutelare i diritti di entrambe le parti.

Volete un esempio? L’Ebitec propone un protocollo alle parti in causa che garantisca elevati standard di qualità per il settore, compresa l’istituzione di una commissione per la conciliazione extragiudiziale, gratuita per i consumatori, e che garantisca maggiore rapidità rispetto alla giustizia italiana. Tra gli standard previsti ci sono ad esempio delle regole deontologiche che dovrebbero regolare l’operato dei soggetti che si occupano del recupero domiciliare dei crediti.

Tra le iniziative in cantiere c’è la realizzazione di materiale didattico divulgativo – ovvero sito web, dvd, pagina sui social network, lezioni multimediali, corsi con esperti… L’idea sarebbe quella di arrivare anche nelle scuole,  per far conoscere anche alla popolazione in età scolare – che saranno potenziali futuri debitori – sulle conseguenze giuridiche ed economiche di un inadempimento.